La crisi economica nell’era Covid ha dato il colpo di grazia alle famiglie ed alle aziende già in difficoltà. Ma le cause del sovraindebitamento sono anche altre: la perdita del posto di lavoro, una separazione fra coniugi o conviventi, una malattia che ha colpito la Tua famiglia, un cliente della Tua azienda che non paga. Questi ed altri eventi imprevedibili possono farci cadere in una spirale dalla quale sembra impossibile uscire, ed ecco che inizia la marea di avvisi di mora, cartelle esattoriali, decreti ingiuntivi, precetti e pignoramenti.

La soluzione al sovraindebitamento c’è ed è disciplinata dalla Legge c.d. “salva suicidi”, ovvero la Legge n. 03/2012.

Questa Legge, nonostante sia in vigore da 10 anni, è ancora poco conosciuta e poco utilizzata dai professionisti del settore, tuttavia consente di porre fine alla situazione di sovraindebitamento proponendo ai creditori un piano di ristrutturazione di tutti i debiti che, se pure da un lato tutela il diritto del creditore di vedersi soddisfatto in tutto ovvero in parte, consente altresì al debitore di affrontare la procedura mantenendo un tenore di vita dignitoso per sé e per la sua famiglia, ovvero una continuità aziendale.

Ma la legge non soccorre solo chi abbia – seppur in forma ridotta – comunque un certo “margine” per soddisfare il ceto creditorio.  Con la disciplina del Sovraindebitamento, infatti, si possono risolvere anche situazioni estreme in cui il debitore non possiede al momento alcune utilità da offrire a parziale soddisfacimento dei creditori: si tratta della procedura della liquidazione dei beni e della novità introdotta recentemente, costituita dall’esdebitazione del debitore incapiente, beneficio giudiziale eccezionale che, come tale, viene concesso una sola volta a seguito di una rigorosa verifica dei requisiti richiesti dalla legge.