D. Lgs. 14/2019, n. 14 (emanato in attuazione della legge Delega 19 ottobre 2017, n. 155 e pubblicato nel supplemento ordinario 6 alla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 febbraio 2019 e successive modifiche e integrazioni – Codice della crisi di impesa e dell’insolvenza Ccii)
Aspetto, quello degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, entrato in vigore dallo scorso 16 marzo 2019, che precisa le nuove regole relative alla governance che, modificando le norme civilistiche, impone una più ampia responsabilizzazione dell’imprenditore, e degli organi societarie, in relazione all’organizzazione dell’impresa. Ma cosa si deve intendere per adeguato assetto, organizzativo, amministrativo e contabile e quali sono le modalità per valutarne l’adeguatezza? Questo è il punto focale da sviluppare al fine di garantire l’adeguato perseguimento, da parte dell’imprenditore, dell’attività sociale. Il paradigma dell’art. 2086, così modificato, si pone quale descrittore della relativa nozione di assetti adeguati e diviene fattore comune a tutte le tipologie di imprese, comprese quelle non commerciali e, anche, quelle non formalmente imprenditoriali quali le associazioni, le fondazioni i consorzi e, altresì, indirizzato anche all’imprenditore individuale (art. 3, comma 1, Ccii).
In pratica avremo, in estrema sintesi:
Assetto organizzativo – tutta la fase funzionale delle procedure che riguardano le prerogative di ciascun soggetto operante all’interno dell’organizzazione. Per la relativa definizione ci può essere di aiuto l’art. 2403 del Codice civile che definisce l’assetto organizzativo “il complesso delle direttive e delle procedure stabilite per garantire che il potere decisionale sia assegnato ed effettivamente esercitato a un appropriato livello di competenza e responsabilità”.
Assetto amministrativo – “identifica l’insieme delle procedure dirette a garantire l’ordinato svolgimento delle attività aziendali e delle singole fasi nelle quali le stesse si articolano”;
Assetto contabile – “si riferisce al sistema di rilevazione dei fatti di gestione”.
Naturalmente, detti assetti, devono essere modulati in relazione alla natura e alle dimensioni dell’impresa (la sua complessità sotto il profilo dell’attività esercitata, del fatturato conseguito, del numero di risorse umane, della detenzione di partecipazioni in altre società, ecc.)
L’adeguatezza dell’assetto amministrativo e contabile deve permettere di individuare e rilevare, tempestivamente, errori e irregolarità nonché lo stato di crisi permettendo di individuare, per tempo, e in via anticipata, le necessarie azioni correttive.
Dovranno, pertanto, essere adottati strumenti di monitoraggio per determinare l’andamento dei flussi di cassa (business plan, budget, piani di tesoreria, forecast infrannuali e strumenti di reporting).